Primavera, primavera in abbondanza i tuoi canali storti, le tue pinet… sognano d’altre avventure, tu non… mica la paura che io tengo, dell’i… quando abbrividisce il vento.
Padre del ciel, dopo i perduti gio… dopo le notti vaneggiando spese, con quel fero desio ch’al cor s’ac… mirando gli atti per mio mal sì ad… piacciati omai col Tuo lume ch’io…
Quando penso alla luce dei tuoi oc… Specchio dell’inafferrabile amore Ti cerco anima della mia anima La strada che insieme percorremmo… Unica armonia dei nostri pensieri
Faceva freddo. Il vento mi tagliava le dita. Ero senza fiato. Non ero stato mai più contento.
Vedrò da gli anni in mia vendetta… Far di queste bellezze alte rapine… Vedrò starsi negletto e bianco il… Che la natura e l’arte increspa e… E su le rose, ond’ella il viso inf…
L’Iddio che a tutto provvede poteva farmi poeta di fede; l’anima queta avrebbe cantata la fede. Mi è strano l’odore d’incenso:
Quante volte t’ho atteso alla staz… nel freddo, nella nebbia. Passeggi… tossicchiando, comprando giornali… fumando Giuba poi soppresse dal mi… dei tabacchi, il balordo!
Col suo giardino incolto, le sale… balconi secentisti guarniti di ver… la villa sembra tolta da certi ver… sembra la villa-tipo, del Libro di… Pensa migliori giorni la villa tri…
Chi pur ieri cantava, tutto spocch… e saltellava, caro a Tita, è morto… Tita singhiozza forte in mezzo all… e gli risponde il grillo e la rano… La nonna s’alza e lascia la conocc…
Trenta quaranta, tutto il Mondo canta canta lo gallo risponde la gallina... Socchiusi gli occhi, sto
La luna geme sui fondali del mare, o Dio quanta morta paura di queste siepi terrene, o quanti sguardi attoniti che salgono dal buioa ghermirti ne…
Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un esiguo ruscello: rio Bo, un vigile cipresso.
I cipressi che a Bólgheri alti e… Van da San Guido in duplice filar… Quasi in corsa giganti giovinetti Mi balzarono incontro e mi guardâr… Mi riconobbero, e – Ben torni orm…
Lucida aprile limpidi cristalli, maggio mena ragazze per i viali, Giugno spicca gerani ai davanzali. contempla luglio di sole e i grani… Dorme Agosto e non ode i temporal…
Tra le bande verdi gialle d’innume… la bella strada alpestre scendeva… Andavo con l’Amica, recando nell’… la triste che già pesa nostra cate… quando nel lento oblio, rapidament…
Tu te ne sei andata hai lasciato dietro di te il chiaro profumo dell’ombra, o fiore di questo mio corpo o specie martoriata di figlia,
La sera siedo su questo sasso, e aspetto. Aspetto non so che cosa, ma aspett… Il sonno. La morte direi, se anch… da un pezzo – già non se ne fosse…
Non credo che questo sia il fischio del bracconiere. C’è troppa nebbia. Comunque (qui son le carte) finite voi la partita. Io
NELLA cala tranquilla scintilla, intesto di scaglia come l’antica lorica
Un tempo la mia vita era facile. La terra mi dava fiori frutta in abbondanza… Or dissodo un terreno secco e duro… La vanga
Ritorna, che cantar canzone di vo… Dentro l’acqua del Naviglio io vo… Perché tu sia riesumato dal vento. Ritorna a splendere selvaggio E giusto ed equo come una campana,
Invecchiando mi diedi al vino ma non avevo colpa di preferire il vino a un uomo che mi tradiva con la cugina. Lei era polposa e fresca
Qui su l’arida schiena del formidabil monte sterminator Vesevo, la qual null’altro allegra arbor n… tuoi cespi solitari intorno spargi…
Mai, non saprete mai come m’illumi… L’ombra che mi si pone a lato, tim… Quando non spero più... 7 In cielo cerco il tuo felice volto…
Dalle mani magnifiche del cuore sei percorso nobile strumento che stai dentro le labbra del sign… E il tocco è bianco come di una corda che vibra
Tu eri la verità, il mio confine, la mia debole rete, ma mi sono schiantata contro l’albero del bene e del mal… ho mangiato anch’io la mela
Quando il cielo baciò la terra nac… Che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia. Maria è il respiro dell’anima, è l’ultimo soffio dell’uomo.
Io ero un uccello dal bianco ventre gentile, qualcuno mi ha tagliato la gola per riderci sopra, non so.
Sono tornato là dove non ero mai stato. Nulla, da come non fu, è mutato. Sul tavolo (sull’incerato a quadretti) ammezzato
Dolcissimo, possente Dominator di mia profonda mente; Terribile, ma caro Dono del ciel; consorte Ai lúgubri miei giorni,