Caricamento in corso...
Coglierai sul nudo lito,
infinito
di notturna melodìa,
il maritimo narcisso
per le tue nuove corone,
tramontando nell’abisso
 
le Vergilie,
le sorelle oceanine
che ancor piangono per Ia
lacerato dal leone.
 
Andrem pel lito silenti;
sentiremo la rugiada
lene e pura
piovere dagli occhi lenti
della notte moritura,
tramontando nel pallore
le Vergilie,
le sorelle oceanine
minacciate dalla spada
del feroce cacciatore.
 
Forse volgerò la faccia
in dietro talvolta io solo
per vedere la tua traccia
luminosa,
e starem muti in ascolto,
tramontando in tema e in duolo
le Vergilie,
le sorelle oceanine
a cui l’Alba asciuga il volto
col suo bianco vel di sposa.

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