Or d’un fier ghiaccio, or d’un ardente foco,
or d’anni o guai, or di vergogna armato,
l’avvenir nel passato
specchio con trista e dolorosa speme;
e ’l ben, per durar poco,
sento non men che ’l mal m’affligge e preme.
Alla buona, alla rie fortuna insieme,
di me già stanche, ognor chieggio perdono:
e veggio ben che della vita sono
ventura e grazia l’ore brieve e corte,
se la miseria medica la morte.