Acqua alpina di Antonia Pozzi Gioia di cantare come te, torrente gioia di ridere sentendo nella bocca i denti bianchi come il tuo greto; gioia d’essere nata
Sonetto 292: Gli occhi di ch’io parlai sí caldamente di Francesco Petrarca Gli occhi di ch’io parlai sí calda et le braccia et le mani et i pied che m’avean sí da me stesso diviso et fatto singular da l’altra gente le crespe chiome d’òr puro lucente
Vedrò da gli anni in mia vendetta ancora di Torquato Tasso Vedrò da gli anni in mia vendetta Far di queste bellezze alte rapine Vedrò starsi negletto e bianco il Che la natura e l’arte increspa e E su le rose, ond’ella il viso inf
di Dorino Carnevali se hai smarrito la via del ritorno abbandonati in frammenti di assoluto lasciati trasportare
Canta la gioia di Gabriele D'Annunzio Canta la gioia! Io voglio cingert di tutti i fiori perché tu celebri la gioia la gioia la gioia, questa magnifica donatrice! Canta l’immensa gioia di vivere,
La mia poesia è alacre come il fuoco di Alda Merini La mia poesia è alacre come il fuo trascorre tra le mie dita come un Non prego perché sono un poeta del che tace, a volte, le doglie di un sono il poeta che grida e che gioc
Sonetto 189: Passa la nave mia colma d’oblio di Francesco Petrarca Passa la nave mia colma d’oblio per aspro mare, a mezza notte il v enfra Scilla et Caribdi; et al go siede ’l signore, anzi ’l nimico m A ciascun remo un penser pronto et
Su l’ampia fronte il crespo oro lucente di Torquato Tasso Su l’ampia fronte il crespo oro lu Sparso ondeggiava, e de’ begli occ Al terreno adducea fiorito maggio E luglio a i cori oltre misura ard Nel bianco seno Amor vezzosamente
Un rimorso di Guido Gozzano O il tetro Palazzo Madama... la sera... la folla che imbruna... Rivedo la povera cosa, la povera cosa che m’ama: la tanto simile ad una
Il vento scrive di Gabriele D'Annunzio Su la docile sabbia il vento scriv con le penne dell’ala; e in sua fa parlano i segni per le bianche riv Ma, quando il sol declina, d’ogni ombra lene si crea, d’ogni ondicel
La beata riva di Guido Gozzano Quegli che sazio della vita grigia navigò verso l’isole custodi una levarsi intese fra melodi voce più dolce della canna frigia: “Uomo! Ritorna sulle tue vestigia
L’altro di Guido Gozzano L’Iddio che a tutto provvede poteva farmi poeta di fede; l’anima queta avrebbe cantata la fede. Mi è strano l’odore d’incenso:
Nevicata di Ada Negri Sui campi e su le strade Silenzïosa e lieve, Volteggiando, la neve Cade. Danza la falda bianca 1
In morte di Giulio Verne di Guido Gozzano O che l’Eroe che non sa riposi discenda nella Terra, o che si lib per le virtù di cifre e d’equilibr oltre gli spazi inesplorati ed osi tentar le stelle, o il Nautilo riv
Il tempo è muto di Giuseppe Ungaretti Il tempo è muto fra canneti immoti Lungi d’approdi errava una canoa.. Stremato, inerte il rematore... I Già decaduti a baratri di fiumi... Proteso invano all’orlo dei ricord
Elogio degli amori ancillari di Guido Gozzano Allor che viene con novelle sue, ghermir mi piace l’agile fantesca che secretaria antica è fra noi du M’accende il riso della bocca fres l’attesa vana, il motto arguto, l’
Gli alberi di Franco Fortini Gli alberi sembrano identici che vedo dalla finestra. Ma non è vero. Uno grandissimo si spezzò e ora non ricordiamo più che grande parete verde era.
Il passero solitario di Giovanni Pascoli Tu nella torre avita, passero solitario, tenti la tua tastiera, come nel santuario monaca prigioniera,
Il pastrano di Alda Merini Un certo pastrano abitò lungo temp era un pastrano di lana buona un pettinato leggero un pastrano di molte fatture vissuto e rivoltato mille volte
Annientamento di Giuseppe Ungaretti Il cuore ha prodigato le lucciole s’è acceso e spento di verde in verde ho compitato Colle mie mani plasmo il suolo
L’analfabeta di Guido Gozzano Nascere vide tutto ciò che nasce in una casa, in cinquant’anni. Spo novelli, bimbi... I bimbi già corr oggi dagli anni, vide nella fasce. Passare vide tutto ciò che passa
Dolci rime di Guido Gozzano Sola bellezza al mondo che l’anima non sazia, fiore infantile, biondo miracolo di grazia; grazia di capinera
Caro m’è 'l sonno, e più l’esser di sasso di Michelangelo Buonarroti Caro m’è ’l sonno, e più l’esser d mentre che ’l danno e la vergogna non veder, non sentir m’è gran ven però non mi destar, deh, parla bas
Di lassù di Giovanni Pascoli La lodola perduta nell’aurora si spazia, e di lassù canta alla v che un fil di fumo qua e là vapora di lassù largamente bruni farsi i solchi mira quella sua pupilla
Il testamento di Alda Merini Se mai io scomparissi presa da morte snella, costruite per me il più completo canto della pace! Ché, nel mondo, non seppi
Gelo di Mario Luzi Il giorno schietto d’inverno inasprisce le carraie, aguzza il taglio della pietra, sopra i poggi pelati brucia i pochi fili d’erba.
La morte del cardellino di Guido Gozzano Chi pur ieri cantava, tutto spocch e saltellava, caro a Tita, è morto Tita singhiozza forte in mezzo all e gli risponde il grillo e la rano La nonna s’alza e lascia la conocc
Inverno di Umberto Saba È notte, inverno rovinoso. Un poco sollevi le tendine, e guar Vibrano i tuoi capelli, selvaggi, la gioia ti dilata improvvisa l’oc che quello che hai veduto
Vissi: e la prima etate Amore e Speme di Torquato Tasso Vissi: e la prima etate Amore e S Mi facean via piú bella e piú fior Or la speranza manca, anzi la vita Che di lei si nudria, s’estingue i Né quel desio che si nasconde e te
Sonetto 365: I’ vo piangendo i miei passati tempi di Francesco Petrarca I’ vo piangendo i miei passati tem i quai posi in amar cosa mortale, senza levarmi a volo, abbiend’io l per dar forse di me non bassi exem Tu che vedi i miei mali indegni et
Madre operaia di Ada Negri Nel lanificio dove aspro clamore Cupamente la vôlta ampia percote, E fra stridenti rôte Di mille donne sfruttasi il vigore Già da tre lustri ella affatica.—
Giunto è già 'l corso della vita mia di Michelangelo Buonarroti Giunto è già ’l corso della vita m con tempestoso mar, per fragil bar al comun porto, ov’a render si var conto e ragion d’ogni opra trista Onde l’affettüosa fantasia
Rivelazione di Giorgio Caproni Mi sono risolto. Mi sono voltato indietro. Ho scorto uno per uno negli occhi i miei assassini.
Sali & Tabacchi di Luca Massaro Sono entrato in un Sali & Tabacch ho comprato solo sale non tabacco: avevo voglia di conservarmi. Mi sono fatto insaccato, 2 2
Occhiali di Edoardo Sanguineti Mi sono riadattato agli occhiali ( in un paio solo di giorni: vedo tu diventato migliore, in verità: un è un marciapiede: e io sono sempre (quanto al doloroso senso di capog
Canto degli ultimi partigiani di Franco Fortini Sulla spalletta del ponte Le teste degli impiccati Nell’acqua della fonte La bava degli impiccati. Sul lastrico del mercato