Signorina Felicita, a quest’ora scende la sera nel giardino antico della tua casa. Nel mio cuore amic… scende il ricordo. E ti rivedo anc… e Ivrea rivedo e la cerulea Dora
Loreto impagliato ed il busto d’A… i fiori in cornice (le buone cose… il caminetto un po’ tetro, le scat… i frutti di marmo protetti dalle c… un qualche raro balocco, gli scrig…
Ho rivisto il giardino, il giardin… contiguo, le palme del viale, la cancellata rozza dalla quale mi protese la mano ed il confetto.… “Piccolino, che fai solo soletto?”
Col suo giardino incolto, le sale… balconi secentisti guarniti di ver… la villa sembra tolta da certi ver… sembra la villa-tipo, del Libro di… Pensa migliori giorni la villa tri…
“Chiesi di voi: nessuno sa l’eremo profondo di questo morto al mondo. Son giunta! V’importuno?” “No!... Sono un po’ smarrito
Solo, errando così come chi erra senza meta, un po’ triste, a passi… udivo un passo frettoloso ai fianc… poi l’ombra apparve, e la conobbi… Tremante a guisa d’uom ch’aspetta…
Un mio gioco di sillabe t’illuse. Tu verrai nella mia casa deserta: lo stuolo accrescerai delle deluse… So che sei bella e folle nell’offe… di te. Te stessa, bella preda cert…
Quante volte tra i fiori, in terre… sul mare, tra il cordame dei velie… sognavo le tue nevi, i tigli neri, le dritte vie corrusche di rotaie, l’arguta grazia delle tue crestaie…
Dalle profondità dei cieli tetri scende la bella neve sonnolenta, tutte le cose ammanta come spetri; Scende, risale, impetuosa, lenta, di su, di giù, di qua, di là, s’av…
Nel mio giardino triste ulula il v… cade l’acquata a rade goccie, posc… più precipite giù crepita scroscia a fili interminabili d’argento... Guardo la Terra abbeverata e sent…
“I colloqui”... Rifatto agile e s… aduna i versi, rimaneggia, lima, bilancia il manoscritto nella mano… —Pochi giochi di sillaba e di rima… questo rimane dell’età fugace?
Come dal germe ai suoi perfetti gi… giunga una schiera di Vanesse; qua… speranze buone e quali fantasie la crëatura per volar su nata susciti in cuore di colui che sogn…
Redimita di fronde agropungenti - ahi! non d’alloro– la mia Musa can… Alti cespi d’ortica alzano intorno alle mie carte un cerchio folgoran… mensa ed albergo ai numerosi alunn…
Ma il sesto dì la mia famiglia tro… dispersa tutta lungo le pareti. Come le sacre vittime d’un tempo s’apprestavano degne col digiuno, i bruchi alunni mondano i precordi…
Non sente la montagna chi non sent… questa farfalla, simbolo dell’Alpi… Segantini pittore fu compagno intimo del Parnasso. Tutta l’arte del maestro non è che la montagna
Quanti hanno avuto ciò che non ave… un lavoro, una casa – ma poi che l’ebbero ottenuto vi si chiuse… Ancora per poco sarò tra voi.
Parlo di me, dal cuore del miracol… la mia colpa sociale è di non ride… di non commuovermi al momento gius… E intanto muoio, per aspettare a v… Il rancore è di chi non ha speranz…
Una sera come tante, e nuovamente noi qui, chissà per quanto ancora,… settimo piano, dopo i soliti urli i bambini si sono addormentati, e dorme anche il cucciolo i cui es…
Te sola del mie mal contenta veggi… né d’altro ti richieggio amarti ta… non è la pace tua senza il mio pia… e la mia morte a te non è ’l mie p… Che s’io colmo e pareggio
E poi – se accadrà ch’io me ne vad… resterà qualchecosa di me nel mio mondo— resterà un’esile scìa di silenzio
Si spalancano laghi di stupore a sera nei tuoi occhi fra lumi e suoni: s’aprono lenti fiori di follia sull’acqua dell’anima, a specchio
Sento l’antico spasimo —è la terra che sotto coperte di gelo solleva le sue braccia nere - e ho paura
Intorno aiole dove ragazzo t’affannavi al calcio… ed or fra cocci s’apron fiori terrosi al secco fia… dei muri a primavera.
Forse non è nemmeno vero quel che a volte ti senti urlare i… che questa vita è, dentro il tuo essere, un nulla
Oh, tu bene mi pesi l’anima, poesia: tu sai se io manco e mi perdo, tu che allora ti neghi e taci.
Se qualcuna delle mie povere parol… ti piace e tu me lo dici sia pur solo con gli occhi io mi spalanco
I miei pensieri somigliano stasera a quest’acqua bambina che corre a passettini d’argento dietro tutte le barche. L’ombra del promontorio,
Gronda di neve disciolta la casa. Trasale l’anima al tonfo delle gocce fitte… Così sfacendosi dolorano le cose.
Abbandono notturno sul masso al limite della pineta e il tuo strumento fanciullesco lentamente
Parole – vetri che infedelmente rispecchiate il mio cielo - di voi pensai dopo il tramonto