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Mentre adorna costei di fiori e d’erba

Mentre adorna costei di fiori e d’erba
    Le rive e i campi, ogni tranquillo fonte
    Parea dir mormorando:—A questa fronte
    Si raddolcisce il mio cristallo e serba.
Se non disdegna pur ninfa superba
    Riposto seggio ove il sol poggi o smonte,
    Ed ogni verde selva ogni erto monte
    Par che l’inviti a la stagion acerba.—
Ma sembrò voce uscir tra’ folti rami:—
    Donna con sí gentile e caro sdegno
    Non è nata fra boschi o poggi ed acque;
Ma perché ’l mondo la conosca ed ami
    Scesa è dal cielo in terra, e dove nacque
    Di sua bellezza onor celeste è degno.

Mostra che la sua donna, benché fosse vestita in abito giovenile assai

leggiadro, non merita d’esser numerata tra le ninfe,

ma è piú tosto degna di celeste onore.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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