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Su l’ampia fronte il crespo oro lucente

Su l’ampia fronte il crespo oro lucente
    Sparso ondeggiava, e de’ begli occhi il raggio
    Al terreno adducea fiorito maggio
    E luglio a i cori oltre misura ardente:
 
Nel bianco seno Amor vezzosamente
    Scherzava, e non osò di fargli oltraggio;
    E l’aura del parlar cortese e saggio
    Fra le rose spirar s’udia sovente.
Io che forma celeste in terra scòrsi,
    Rinchiusi i lumi e dissi: Ahi, come è stolto
    Sguardo che ’n lei sia d’affissarsi ardito!
Ma de l’altro periglio non m’accòrsi:
    Ché mi fu per le orecchie il cor ferito
    E i detti andaro ove non giunse il volto.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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