Agosto e’ appena arrivato ed io mi sento come una piccola farfalla bianca come quella che immagino sia forse mia madre...
È Maggio sui roseti della chiostra, del cavedio rimurato, è Maggio sul bianco terso di risaie,
C’è un giardino di primavera che soffia nel cuore. Un giardino di primavera con gli oleandri in fiore. E un ricordo di te
Il sole squarciando le nuvole nuov… brilla, nel cielo svanisce quella confusio… che regna tra le mura dei paesi e le strade…
Il punto in cui l’alba È più forte della notte Il seme del suo timore E il desiderio diviene Suo malgrado sacro,
... l’azzurro che si dipana piano E sul declivio l’albero lontano [ Accanto un fiore_esitante_(e solit… 4-7-’23 Muto e ripetuto (s.sciandr…
Sii guida ai miei occhi E alle mie orecchie Oh Misericordioso Affinché non cada Nelle trappole del mondo
Coltivano le terre, le stanche braccia di contadini martoriati da immani fatiche, nelle afose e ribollenti arie
Padre madre dallo stesso punto si diramano per generare il figlio il triangolo della vita
Guarda, scava – nello specchio non riconosci la tua immagine sfum… (i lineamenti si confondono con il… il rasoio è la tua spada – conserv… questi luoghi di pace e di pudore,
Fermatosi a riprender fiato il suo sguardo lo portò lontano perdendosi nell’infinito. Quell’uomo fu attraversato da una bellezza
Sera, inerme e prigioniera calma e terrena rossastro padiglione ch’è sulla vita
In un giorno qualunque tutto inizia da un suono una contrazione controllata del co… e via giù pronti a vivere le restanti ore
Compro orologi Tento di fermare Il tempo Che rimane Oggi domani
Fra le dita le onde diventano sale… bruciano come fiamme di fiore sul volto sorridente di mia madre. Lei osserva le mani e tace, afferra un petalo danzante
Pescati nella tasca del tuo tempo nell’ora che non basta nel cuore di Dio sentinella
“La vita è l’arte dell’incontro", diceva Moraes: io ci credo. Però più vado avanti e più vedo e vivo che è l’arte di allontanarsi senza soffrire, e senza voltarsi
Inversione dei poli terremoti valanghe maremoti apocalisse
Le foglie secche: tic tac, loro malgrado, del divenire.
Siamo cerchi spesso grandi talvolta piccoli. Cerchi che si intersecano cerchi che si sfiorano
Cunicoli di valvole Di tubature Città di fango Un’ampolla verde Piove
Rose fiorite e baci non dati avvolti in un sudario di polvere e cenere, inchiodati a una croce
Sarà come piantarla Ma senza nessun rimorso Di farsi canzonare da qualcuno. Scegliere di perdere la vita Per un eccesso di amor proprio
I pescherecci escono a sera quando s’ alza il grecale e si accendono le luci nelle case. La gente alza la voce nei bar senza un apparente motivo
Tra le orde barbariche di giovani cadetti, si fan strada le armi cupe che portaron alla rovina. Entrai in casa, mi rinchiusi
Perche’ nel vento io ti cerco, fra gli alberi io ti cerco, nei posti lontani io ti cerco, ti cerco e non ci sei. Cerco ovunque, cerco altrove
C’era una volta, in un remoto regno incantato chiamato “Aria Serena,” una fata saggia e gentile di nome Althea. Althea aveva la capacità di rendere i desideri di coloro che lo meritavan...
Lo immagino su una roccia seduto con il mento in un palmo per cento e più dei secoli della nostra storia immagino che si sia commosso
Comignoli di mattoni rossi gettano fumi grigi, mentre i sogni per la vita si diradono come gli alberi spogli
Permettete ai bambini di conoscere la noia perché solo attraverso essa scopriranno quanto è bello inventare giochi e mondi nuovi