Se pensi ch’io mi sbagli guarda il fondo del bicchiere, il giardino di conchiglie, affiora il lezzo di lavanda, il canto di balene.
Non ti chiamo eppure sei qui, come l’onda che s’incera, inconosciuta ombra che il vento dispara
Oggi il muro è uno specchio di girandole, s’attarda un geco sull’ombra arsic… di combuste sorbe. Vortici di polvere d’oro
Correvi a piedi nudi fino al traguardo, doleva il fianco al nastro di part… stringevi le spalle nella pioggia, nella ghiaia due calzari di brinde…
Il soffione si sperde, dimentico di questa primavera strana, acerba, dissolto in sprigne pennellate sui muri raspati di Milos,
Corollati d’inerti gambi dilavano smunti tegolati, dal cielo semibuio straripano, bocconi, reiterati nembi
È una Elle – scrivi UNO – a fine… sul filo di fumo greige di una Mur… màcina radici di parole, il nastro si ravvolge sulla rosa, il calligrafo sbadiglia
La città, vuota senza poesia, una finestra buia. Non s’infiora il prato, si smaga il verso,
Oggi su Marte mi sfiora la tempes… non c’è che un filo d’erba a scompigliare nuvole conchiuse in granati barattoli di… i colori sono pozze di ematite
Feriti s’incurvano gl’ossi della vela, di due relitti, di franti ormeggi, —intemerate gòrgoni - sommersi nimbi in fiamme
Eri forse tu l’ombra proiettata di sbieco al tramonto, o il battito breve dell’aria tra due persiane socchiuse.
L’amore non è nell’intaglio del tronco, nel cuore scavato tra due nomi, non è nello scherno
Si dissolvono le aurore nella chiarità di piogge torrenzia… si dilatano spaiati corridoi di ce… come fumo che s’aggroviglia sul giro della vite,