D’onde ne vieni, o cor, timido e solo,
Cosí tutto ferito e senza piume?—
Da que’ begli occhi il cui spietato lume
Le penne m’infiammò ne l’alto volo.—
Torna al suo petto. Or questo ingombra il duolo,
Né scacciato da lei raccôr presume.—
Non posso, né volar ho per costume
Senza quell’ali ond’io mi spazio a volo.—
L’ale ti rifaranno i miei desiri,
Anzi pur tuoi, che ’l tuo piacer le spiega.—
E s’avvien che non m’oda o che s’adiri?—
Batti a le porte e chiama e piangi e prega.—
Già m’ergo e mi son aure i miei sospiri,
E morrò s’ella è sorda o s’ella il niega.