Non è più l’insulso dell’inesperie… A dettare formule quasi vitali, La vita mi si è gettata addosso Tutta quanta ed in un colpo solo, Con una sensazione di pesantezza
L’aspetto sotto sopra Di chi porta il Segno, Irriso ad un passo Dalla comune comprensione. Indosso la maschera
Col tempo si perde ogni attitudine al mondo va la vita svuotandosi dei suoi orpelli di fango e non rimane che il tempo
Riposa, alba, Non aver fretta. Gli animali notturni Turbati dalla vibrazione Di una coscienza
A volte credo d’esser pazzo, Scambio la vita per malattia Un pericoloso morbo dell’anima. Sto da tanto tempo Nel posto delle solitudini
Le tante notti Passate tra bui saturi di presenze… Emanazioni spirituali di ricordi Che dirompono da profondità insond… Alla fine, come una platea di fant…
Timore per ciò che aiuta a compren… Vedo nella luce della conoscenza, Che spesso si avvale del piacere, Il proibito che non si può evitare… Qualcosa mi spacca come in due
Forse dovrei essere Più diretto nel chiedere La cospirazione del Tutto Nelle mie faccende singolari. Forse esiste una legge
Le mie inclinazioni all’infinito Le aspirazioni alle oscurità Dove si muovono le conoscenze Di cui vorrei farti dono Sono le mie mani protese
Sii guida ai miei occhi E alle mie orecchie Oh Misericordioso Affinché non cada Nelle trappole del mondo
A cosa sarebbe servito Scambiare tutta questa febbre Questi giorni brucianti passione Per capitalizzare un sentimento? Voglio dire che abbiamo fatto
Noi siamo gli animali claudicanti inventori di sottili paranoie quando siamo quasi nella normalità e generiamo col lavoro e la fiduci… quella poca che ci rimane
Ho perso quella frenesia Che m’imponeva di conoscerti. Forse la mia luce Era troppo solare Per me non essere inghiottita
Io guardo le mie Monotone realtà Cercando di controllare Ciò che non ha senso, Quello che si esprime solo