Sei tanto leggero Che esci dalla porta Che non riuscivo A trovare Con un soffio soltanto.
Col tempo si perde ogni attitudine al mondo va la vita svuotandosi dei suoi orpelli di fango e non rimane che il tempo
Un tempo Tutti erano qualcuno Per me, Ed io tutto
Vivremo, poiché il Senza nome Ha prolungato il soffio Senza nessun apparente movimento. Ci scherziamo co la guerra Irrighiamo di sangue il grano
Non importa se una parola sfuggirà dalle funamboliche piroette delle mia anima ed andrà a dipingere un immagine alla quale non apparte…
Sarà come piantarla Ma senza nessun rimorso Di farsi canzonare da qualcuno. Scegliere di perdere la vita Per un eccesso di amor proprio
Un eremitaggio dei nostri tempi Mi chiedo se abbia valore O se sia l’urlo egotico Di uno che non trova pace. Sono appartenuto da sempre
Ho perso quella frenesia Che m’imponeva di conoscerti. Forse la mia luce Era troppo solare Per me non essere inghiottita
Le mie inclinazioni all’infinito Le aspirazioni alle oscurità Dove si muovono le conoscenze Di cui vorrei farti dono Sono le mie mani protese
Io guardo le mie Monotone realtà Cercando di controllare Ciò che non ha senso, Quello che si esprime solo
Credo di non dire assurdità Affermando che le saggezza magmati… Che precedono il sonno Sono portatrici di rivelazioni pro… Che per la vastità stessa della lo…
Il punto in cui l’alba È più forte della notte Il seme del suo timore E il desiderio diviene Suo malgrado sacro,