Caricamento in corso...

La poesia che t’emoziona e ti salva

Mi hanno detto che la poesia oggi non vale nulla,
che non legge più nessuno,
che di poesia non si vive.
Ma io ho sempre pensato che si vive di poesia,
che tutto è poesia:
un tramonto, la musica, un corpo nudo.
Qualche volta ho pensato che lo faccio solo per me,
Che scrivo per sfogo, per egoismo.
Per una poesia ci vuole impegno, ci vuole tempo,
ed oggi tutti corrono.
Ma una poesia la leggi e ti emozioni.
È come essere una lettera in un mondo di mail.
Mi hanno detto di pensare a studiare qualcosa che mi faccia lavorare.
Che i sogni non contano se non hai lo stipendio a fine mese.
Ma mi sono sempre chiesta
Se si lavora per vivere
O se si vive per lavorare.
Perché se ciò che fai ti fa sentire vivo,
stai indubbiamente vivendo.
Puoi dire lo stesso in una vita priva di poesia?
Ci hanno provato a cambiarmi la testa.
A metterci dentro le notizie dei telegiornali
e i discorsi dei frustrati.
Ma io continuo a conservare l’arte e ad emozionarmi.
Perché cosa siamo se non emozioni?
È difficile, è vero.
Soprattutto in un mondo sommerso da immagini.
È più facile trovare qualcuno che ammiri un quadro, o una fotografia,
che una poesia.
Ma io ho scelto le parole:
Quelle che ho urlato,
Quelle che ho tenuto in gola,
Quelle che mi hanno strozzato,
Quelle che mi hanno ferito,
Quelle che mi hanno fatta rialzare,
Quelle che ho sentito,
Quelle che ho letto.
Ma soprattutto quelle che ho scritto.
Perché mentre scrivo
Sporco il foglio
E pulisco l’anima.




Top