l lume della luna si sta colorando di dio un dio minore che tutto brucia generatore simbolico
Non voglio piu’ credere nell’identita’ tra cose e parole non voglio piu’ navigare i dogmi di verita’ rivelate sono stanco di subire
Quando avrai raggiunto il vertice della montagna cosmica immergiti nello spazio infinito
...e poi venne il tempo che Alice non amava piu’ le favole.. e poi venne un tempo di un tempo
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
Nell’eterno favolare dello spirito vorrei andare dove il tempo non es… per non avere dietro alle spalle questa forza vitale che giorno dopo giorno
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
L’energia prorompente della primavera da impulso ad un nuovo rigoglio vegetativo scioglie
La luna si innalza nel crepuscolo di una notte antica d’altri tempi
Come grottesche figure ci muoviamo dimentichi della verita’ che fino a ieri orgogliosamente esibivamo
nel santuario dell’ esistenza il giorno si illumina squillano le trombe rullano i tamburi
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
Seme germinatore espandi nel mondo il tuo amore continua non ti fermare.. non ti arrendere