#ScrittoriItaliani #1912 #Alcione #XXSecolo
OMARINA di Pisa, quando folgor… il solleone! Le lodolette cantan su le pratora di San Rossore e le cicale cantano sui platani
Grazia del ciel, come soavemente ti miri ne la terra abbeverata, anima fatta bella dal suo pianto! O in mille e mille specchi sorride… grazia, che da la nuvola sei nata
“Color di perla quasi informa, qua… conviene a donna aver, non fuor mi… Non è, Dante, tua donna che in fi… della rorida Sera a noi discende? Non è non è dal cielo Beatrice
SPEZZATE i flauti. Il lino che… le canne è quel medesmo degli astu… lacci, e la cera troppo sa di miel… Il suono puerile è breve oblio pel cor prestante che non ama il g…
Laudata sia la spica nel meriggio! Ella s’inclina al Sole che la cuo… verso la terra onde umida erba nac… s’inclina e più s’inclinerà domane verso la terra ove sarà colcata
NON odi cupi bràmiti interrotti di là del Serchio? Il cervo d’ung… si sépara dal branco delle femmine e si rinselva. Dormirà fra breve nel letto verde, entro la macchia…
Nostra spiaggia pisana, amor di nostro sangue, vita di sabbie e d’acque silvana e litorana, o ferma creatura
Donna, ebbe il tuo nome una città murata della pulverulenta Argolide. E quivi era, dicesi, un sentier breve
Dèspota, andammo e combattemmo, se… fedeli al tuo comandamento. Vedi che l’armi e i polsi eran di buone… O magnanimo Dèspota, concedi al buon combattitor l’ombra del la…
Un falco stride nel color di perla… tutto il cielo si squarcia come un… O brivido su i mari taciturni, o soffio, indizio del súbito nembo… O sangue mio come i mari d’estate!
IO fui Glauco, fui Glauco, quel… Trepidar ne’ precordii sentii la deità, sentii nell’intim… midolle il freddo fremito della potenza equorea trascorrere
ODERBE, approda un fiore d’asfo… Chi mai lo colse e chi l’offerse a… Vagò sul flutto come un fior salin… O Derbe, quanti fiori fioriranno che non vedremo, su pè fulvi monti…
ROMÆ FVGIFERÆ DIC.. OVE sono i cavalli del Sole criniti di furia e di fiamma? le code prolisse annodate con liste
ESPERO sgorga, e tremola sul le… vapor che fuma dalla Val di Magra… Un vertice laggiù, nel cielo spent… ultimo flagra. Emulo della stella e della vetta,
O sposo della Terra venerando, è bello a sera noverare l’opre della dimane e misurar nel cuore meditabondo la durabil forza. Veglio, la tua parola su me piove