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La farfalla buona

C’era una volta, in un incantevole bosco, una piccola farfalla di nome Aurora. Aurora era una farfalla speciale perché le sue ali erano di un colore luminoso, un mix di sfumature di blu e viola che sembravano scintillare al sole. Tutti gli abitanti del bosco ammiravano la sua bellezza, ma Aurora era anche nota per la sua gentilezza e il suo cuore generoso.

Un giorno, mentre volava tra i fiori colorati, Aurora incontrò una triste coccinella di nome Rosina. La piccola coccinella aveva perso la sua strada e non riusciva a trovare la sua casa. Aurora, senza esitazione, si avvicinò a Rosina e le chiese gentilmente cosa fosse successo.

“Mi sono persa,” disse Rosina con un filo di voce tremante. “Non riesco a tornare a casa e ho paura.”

Aurora sorrise con dolcezza e disse: "Non preoccuparti, Rosina. Ti aiuterò a tornare a casa sana e salva.”

Così, Aurora prese Rosina sotto la sua ala e volò con lei per il bosco, cercando di ritrovare la strada. Durante il viaggio, incontrarono tanti altri piccoli insetti in difficoltà e Aurora non esitò a offrire loro il suo aiuto. Salvò una libellula intrappolata tra le foglie, aiutò una formica a recuperare il suo carico di cibo caduto e protesse un bruco dai predatori.

Man mano che Aurora aiutava gli altri, la notizia della farfalla dal cuore gentile si diffuse rapidamente nel bosco. Gli animali cominciarono a chiamarla “Aurora, la farfalla amica di tutti”. La fama di Aurora crebbe, ma lei non faceva caso alle lodi o alla sua bellezza. Era felice solo nel sapere che poteva rendere il bosco un posto migliore per tutti.

Un giorno, mentre volava vicino al lago, Aurora vide una giovane rana piangere disperatamente. Si avvicinò lentamente e chiese: “Cosa ti affligge, piccola rana?”

La rana, che si chiamava Ettore, spiegò che la sua famiglia si era separata durante una tempesta e lui non sapeva come riunirsi a loro. Aurora, con il suo cuore premuroso, si offrì immediatamente di aiutare Ettore a trovare la sua famiglia.

Insieme, viaggiarono per giorni attraverso il bosco e superarono molte sfide. Aurora incoraggiava Ettore, dicendogli che non doveva mai perdere la speranza. Alla fine, trovarono la famiglia di Ettore in un laghetto nascosto tra le fronde delle piante. La gioia di Ettore nel riabbracciare i suoi cari era palpabile.

Gratificata dalla felicità degli altri, Aurora comprese che il suo scopo nel bosco non era solo per la sua bellezza, ma per la sua capacità di portare amore e speranza a chiunque avesse incontrato.

Da quel giorno in poi, la storia di Aurora la farfalla si diffuse in tutti i boschi e alberi lontani. Le farfalle di tutto il mondo venivano ispirate dalla sua gentilezza e si impegnarono a fare del mondo un posto migliore, un atto di bontà alla volta.

E così, la piccola farfalla Aurora dimostrò al mondo che anche le creature più piccole potevano avere un impatto significativo e che la vera bellezza risiedeva nel cuore gentile e nell’aiuto agli altri. La sua leggenda perdurò nel tempo, illuminando il cammino di coloro che cercavano un esempio di amore e compassione nella vastità del mondo

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