#ScrittoriItaliani
Uscite, o capre, or che la luna at… la prateria! Il pecoraio dorme. Giunge sul vento, nella pace enorm… il suono della mitica siringa. Dolce richiamo! Il dèmone vi cing…
Tra bande verdigialle d’innumeri g… la bella strada alpestre scendeva… Ecco, nel lento oblio, rapidamente… apparve una ciclista a sommo del p… Ci venne incontro: scese. “Signor…
“I colloqui”... Rifatto agile e s… aduna i versi, rimaneggia, lima, bilancia il manoscritto nella mano… —Pochi giochi di sillaba e di rima… questo rimane dell’età fugace?
Lodati, o Padri, che per le Madon… amate nel platonico supplizio, edificaste il nobile edifizio eretto su quattordici colonne! Nulla è più dolce al vivere fittiz…
Ciaramella che a’ verd’anni fu l’amica del Gran Re (era prode e più non c’è, era bella e ha settant’anni), Ciaramella la comare
“Chiesi di voi: nessuno sa l’eremo profondo di questo morto al mondo. Son giunta! V’importuno?” “No!... Sono un po’ smarrito
Piccolino, morta mamma, non ha più di che campare; resta solo con la fiamma del deserto focolare; poi le poche robe aduna,
—"O Poeta, la tua mamma che ti diede vita e latte, che le guance s’è disfatte nel cantarti ninna-nanna, lei che non si disfamò,
M’è dolce cosa nel tramonto, chino sopra gli alari dalle braci roche, m’è dolce cosa convitar le poche donne che mi sorrisero in cammino. II.
Un mio gioco di sillabe t’illuse. Tu verrai nella mia casa deserta: lo stuolo accrescerai delle deluse… So che sei bella e folle nell’offe… di te. Te stessa, bella preda cert…
Loreto impagliato e il busto d’Al… i fiori in cornice (le buone cose… il caminetto un po’ tetro, le scat… i frutti di marmo protetti dalle c… un qualche raro balocco, gli scrig…
Un tulle, verdognolo d’alga, l’avvolge: bellissimo all’occhio, ed Ella m’accenna dal cocchio - si sfolla il teatro– ch’io salga: “Positivista irredento
Tu dici bene: è tempo che consacri ai fratelli la mente che si estoll… anche il poeta, citaredo folle rapido negli antichi simulacri! Non più le tempie coronate d’acri
Piccole dita che baciai, che tenni fra le mie, pensando ai derelitti consolati di affanni e di delitti dal gioco delle mani dodicenni: o le tue mani, bimbo, se tu accenn…
Perché dalla tua favola compianta… Renzo Stecchetti, musa prediletta dello scolaro e della feminetta - resuscita un passato che m’incanta… Tu mi ricordi l’ottocento e ottant…