#ScrittoriItaliani
Un tulle, verdognolo d’alga, l’avvolge: bellissimo all’occhio, ed Ella m’accenna dal cocchio - si sfolla il teatro– ch’io salga: “Positivista irredento
Un giorno, al chiuso, il pedagogo… m’impose la sciattezza del comento alternato alla presa di tabacco. Mi rammento la classe, mi rammento la scolaresca muta che si tedia
O che l’Eroe che non sa riposi discenda nella Terra, o che si lib… per le virtù di cifre e d’equilibr… oltre gli spazi inesplorati ed osi tentar le stelle, o il Nautilo riv…
Primavera non è che s’avventuri un’altra volta e cinga di tripudi un’altra volta i rami seminudi, tutti raggiando questi cieli puri? Madre Terra, sei tu che trasfigur…
Lodati, o Padri, che per le Madon… amate nel platonico supplizio, edificaste il nobile edifizio eretto su quattordici colonne! Nulla è più dolce al vivere fittiz…
Se la Vanessa ed il Papilio sono nobili forme alate e dànno immagin… d’un cavaliere e d’una principessa… la Pieride comune fa pensare una fantesca od una contadina.
Ritorna col redo, mi guarda sott’occhi; un bacio le chiedo: mi fissa nelli occhi con occhi sicuri -
Bene scegliesti l’unico rifugio, trepida messaggiera insanguinata! (Sangue d’amico? Sangue di nemico… Ah! Che il sangue è tutt’uno, olt… Palpiti esausta e sfuggi la carezz…
Tu dici bene: è tempo che consacri ai fratelli la mente che si estoll… anche il poeta, citaredo folle rapido negli antichi simulacri! Non più le tempie coronate d’acri
La pecorina di gesso, sulla collina in cartone, chiede umilmente permesso ai Magi in adorazione. Splende come acquamarina
“Carlotta”... Vedo il nome che su… scritto in oro, in corsivo, a mezz… ovale, sui volumi di collegio d’un tempo, rilegati in cuoio azzu… Nel salone ove par morto da poco
Nell’impero dell’acque e delle nub… dove regnava il pecoraio e il greg… o Numero, già fatta è la tua legge dalla potenza delli ordegni indubi… Conduce un filo il moto che tu rub…
Tutto ignoro di te: nome, cognome, l’occhio, il sorriso, la parola, i… e sapere non voglio, e non ho chie… il colore nemmen delle tue chiome. Ma so che vivi nel silenzio; come
Il volto un poco inchina —né triste né giocondo— sopra il seno infecondo la Donna sibillina. Il piucheumano mesto
Una crisalide svelta e sottile quasi monile pende sospesa dalla cimasa della mia casa. Salgo talora sull’abbaino