Se nel volto per gli occhi il cor si vede,
altro segno non ho più manifesto
della mie fiamma; addunche basti or questo,
signor mie caro, a domandar mercede.
Forse lo spirto tuo, con maggior fede
ch’i’ non credo, che sguarda il foco onesto
che m’arde, fie di me pietoso e presto,
come grazia c’abbonda a chi ben chiede.
O felice quel dì, se questo è certo!
Fermisi in un momento il tempo e l’ore,
il giorno e ’l sol nella su’ antica traccia
acciò ch’i’ abbi, e non già per mie merto,
il desïato mie dolce signore
per sempre nell’indegne e pronte braccia