#ScrittoriItaliani
Il carnato del cielo sveglia oasi al nomade d’amore
Sei comparsa al portone In un vestito rosso Per dirmi che sei fuoco Che consuma e riaccende. Una spina mi ha punto
Balaustrata di brezza per appoggiare stasera la mia malinconia
Mai, non saprete mai come m’illumi… L’ombra che mi si pone a lato, tim… Quando non spero più... 7 In cielo cerco il tuo felice volto…
Di queste case non è rimasto che qualche brandello di muro Di tanti
Morire come le allodole assetate sul miraggio O come la quaglia passato il mare nei primi cespugli
Volti al travaglio come una qualsiasi fibra creata perché ci lamentiamo noi?
E gli alberi e la notte non si muovono più Se non da nidi.
Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi c… e li disperde Di questa poesia mi resta
Con fuoco d’occhi un nostalgico lu… Scorre la quiete nuda. Non trova che ombre di cielo sul g… Fondono serpi fatue e brevi viole.
Mi tengo a quest’Albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo
Tutto ho perduto dell’infanzia E non potrò mai più Smemorarmi in un grido. L’infanzia ho sotterrato Nel fondo delle notti
Potrebbe esserci sulla falce Una lucentezza, e il rumore Tornare e smarrirsi per grandi Dalle grotte, e il vento potrebbe Dall’altro sale gli occhi arrossar…
Di che reggimento siete fratelli? Parola tremante nella notte Foglia appena nata
E subito riprende il viaggio come dopo il naufragio un superstite lupo di mare