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Lettera all’ uomo contemporaneo

 
 
Per dieci minuti
prova a spegnere il rumore accanito
dei pensieri colvulsi
per fare spazio a quei respiri
che vorrebbero emergere
se tu lo permettessi
 
prova a liberare le onde del tuo mare
per mettere in fila le perle del giorno.
E credimi, c’è ne sono molte di più
di quanto tu pensi,
basta soltanto saper guardare.
 
Prova a cantare una strofa qualunque,
anche quella più stupida al mondo,
per sentire il ritmo ancestrale
entro la musica dell’ universo.
 
Prova
a sillabare il silenzio
talmente piano
da addormentarti
con la parola in questione
frammentata ancora tra i denti.
 
E la tua bocca,
spontaneamente,
solleverà gli argini, i bordi,
prima ancora che il pensiero
raggiunga la quota del cuore
che tu cedi
svernando paure
senza fare rumore.
Prova.
 
 
 
Rosita Matera
Piaciuto o affrontato da...
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