Io vidi un tempo di pietoso affetto
La mia nemica ne’ sembianti ornarsi
E l’alte fiamme, in cui di súbito arsi,
Nudrir con le speranze e col diletto.
Ora non so perché la fronte e ’l petto
Usa di sdegno e di fierezza armarsi,
E con guardi vèr me turbati e scarsi
Guerra m’indíce; ond’io sol morte aspetto.
Ah, non si fidi alcun perché sereno
Volto l’inviti e piano il calle mostri,
Amor, nel regno tuo spiegar le vele!
Cosí l’infido mar placido il seno
Scopre a’ nocchieri incauti, e poi crudele
Gli affonda e perde infra gli scogli e i mostri.