O nemica d’Amor, che sí ti rendi
Schiva di quel ch’altrui dà pace e vita
E dolce schiera a’ dolci giochi unita
Dispregi e parti e lui turbi ed offendi,
Se de l’altrui bellezza invidia prendi
Mentre i tuoi danni a rimembrar t’invita,
Ché non t’ascondi omai sola e romita
E ’n umil cameretta i giorni spendi?
Ché non conviensi già tra le felici
Squadre d’Amor e tra il diletto e ’l gioco
In donna antica imagine di morte.
Deh, fuggi il sole e cerca in chiuso loco,
Come notturno augel, gli orrori amici:
Né qui timor la tua sembianza apporte.