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O nemica d’Amor, che sí ti rendi

O nemica d’Amor, che sí ti rendi
    Schiva di quel ch’altrui dà pace e vita
    E dolce schiera a’ dolci giochi unita
    Dispregi e parti e lui turbi ed offendi,
Se de l’altrui bellezza invidia prendi
    Mentre i tuoi danni a rimembrar t’invita,
    Ché non t’ascondi omai sola e romita
    E ’n umil cameretta i giorni spendi?
Ché non conviensi già tra le felici
    Squadre d’Amor e tra il diletto e ’l gioco
    In donna antica imagine di morte.
Deh, fuggi il sole e cerca in chiuso loco,
    Come notturno augel, gli orrori amici:
    Né qui timor la tua sembianza apporte.

Contro una donna attempata, la qual prendendo importunamente
commiato aveva interrotto un bel trattenimento.

#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)

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