#ScrittoriItaliani
E poi – se accadrà ch’io me ne vad… resterà qualchecosa di me nel mio mondo— resterà un’esile scìa di silenzio
Quando dal mio buio traboccherai di schianto in una cascata di sangue— navigherò con una rossa vela
Tu lo vedi, sorella: io sono stanc… stanca, logora, scossa, come il pilastro d’un cancello ang… al limitare d’un immenso cortile; come un vecchio pilastro
Ho tanta fede in te. Mi sembra che saprei aspettare la tua voce in silenzio, per secoli di oscurità. Tu sai tutti i segreti,
Tu sei l’erba e la terra, il senso quando uno cammina a piedi scalzi per un campo arato. Per te annodavo il mio grembiule r… e ora piego a questa fontana
Questo non è esser morti, questo è tornare al paese, alla culla: chiaro è il giorno come il sorriso di una madre
Io penso che il tuo modo di sorrid… è più dolce del sole su questo vaso di fiori già un poco appassiti—
Ritorno per la strada consueta, alla solita ora, sotto un cielo invernale senza ron… un cielo d’oro ancora senza stelle… Grava sopra le palpebre l’ombra
Intorno aiole dove ragazzo t’affannavi al calcio… ed or fra cocci s’apron fiori terrosi al secco fia… dei muri a primavera.
Gronda di neve disciolta la casa. Trasale l’anima al tonfo delle gocce fitte… Così sfacendosi dolorano le cose.
Sospingo una delle grevi porte e mi cade alle spalle la furia del meriggio ventoso. A lenti passi m’inoltro, bevendo l’ombra improvvisa
Chi mi parla non sa che io ho vissuto un’altra vita – come chi dica una fiaba o una parabola santa.
Fiamme nella sera del mio nome sento ardere in riva a un mare oscuro— e lungo i porti divampare roghi di vecchie cose,
Sulla città silenzi improvvisi. Varchi con un sorriso indefinibile i confini:
Abbandonati in braccio al buio monti m’insegnate l’attesa: all’alba – chiese diverranno i miei boschi.