l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Per molto tempo insieme vagabondammo io e la mia ostinata voglia di capire poi stanco estenuato
a cosa servono i poeti con le loro imbarcazioni cariche di sogni se poi nessuno vi puo’ salire a cosa servono i poeti
Dal vagito universale dell’esisten… s’innalza un canto di dolore che percorre la via maestra spingendoci al bene segretamente avvolge l’anima
nel santuario dell’ esistenza il giorno si illumina squillano le trombe rullano i tamburi
Quando l’eroico io dorme il sogno puo’ divenire un’officina di terrore dove la paura
Arcani segreti si consacrano all’eterno immergendomi nel sorriso degli dei per scoprire la volonta’ creatrice che ha unito lo spazio e il tempo
Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate
ogni cosa fluisce e rifluisce tutto s’alza e cade la terra si dissolve nell’acqua l’acqua nel fuoco il fuoco nell’aria
Padre madre dallo stesso punto si diramano per generare il figlio il triangolo della vita
Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
La carne viene tritata pesata catalogata separata dai ricordi che l’hanno animata fino all’altro ieri
in questo palcoscenico dove le ore di una nuova notte guardano la luna dell’ esistenza l’intelligenza cosmica riflette la luce spirituale