#ScrittoriItaliani
L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo
Pur da queste serene erme pendici D’altra vita al rumor ritornerò; Ma nel memore petto, o nuovi amici… Un desio dolce e mesto io porterò. Tua verde valle ed il bel colle ap…
O Miramare, a le tue bianche torr… attediate per lo ciel piovorno fosche con volo di sinistri augell… vengon le nubi. Miramare, contro i tuoi graniti
Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo c… suoni di vita più non salgono da l… non d’erbaiola il grido o corrente… non d’amor la canzon ilare e di gi… Da la torre di piazza roche per l’…
Solenni in vetta a Monte Mario st… nel luminoso cheto aere i cipressi… e scorrer muto per i grigi campi mirano il Tebro, mirano al basso nel silenzio Roma
Dunque d`Europa nel servil destin… Tu il riso atroce e santo O di Ferney signore, e, cittadino Tu di Ginevra, il pianto Messaggeri inviaste, onde gioioso
Sorgono e in agili file dilungano gl’immani ed ardui steli marmorei, e ne la tenebra sacra somigliano di giganti un esercito che guerra mediti con l’invisibile…
Ma ci fu dunque un giorno su questa, terra il sole? Ci fùr rose e viole, luce, sorriso, ardor? Ma ci fu dunque un giorno
Il poeta, o vulgo sciocco, Un pitocco Non è già, che a l’altrui mensa Via con lazzi turpi e matti Porta i piatti
Oh quei fanali come s’inseguono accidiosi là dietro gli alberi, tra i rami stillanti di pioggia sbadigliando la luce su 'l fango! 5 Flebile, acuta, stridula fischia
(Voce dai palazzi) E tu se d’eche… Valli o borea, dal grembo, o erran… Di pin canora, o stretto in chiost… Voce d`umani pianti E sibilo di tibie e de la belva
O tu che dormi là su la fiorita collina tosca, e ti sta il padre a… non hai tra l’erbe del sepolcro ud… pur ora una gentil voce di pianto? È il fanciulletto mio, che a la ro…
Ne l’aula immensa di Lussor, su '… roggio di Ramse il mistico serpent… sibilò ritto e 'l vulture a sinist… volò stridendo, e da l’immenso serapèo di Memfi,
Poi che un sereno vapor d’ambrosia da la tua coppa diffuso avvolsemi, o Ebe con passo di dea trasvolata sorridendo via; non piú del tempo l’ombra o de l’a…
Gelido il vento pe’ lunghi e candi… Intercolonnii fería; su’ tumuli Di garzonetti e spose Rabbrividian le rose Sotto la pioggia, che, lenta, assi…