#ScrittoriItaliani (XVI Rime secolo)
S’a tuo nome ho concetto alcuno im… non è senza del par seco la morte, onde l’arte e l’ingegno si dilegua… Ma se, quel c’alcun crede, i’ pur… che si ritorni a viver, a tal sort…
Non è sempre di colpa aspra e mort… Informazioni sulla fonte del testo 259. Ben può talor col mie 'rdente… [p. 123 modifica] Non è sempre di colpa aspra e mort…
Se gli occhi aperti mie fur vita e… d’alcun, qui chiusi, or chi gli è… Beltà non già, che del mond’è spar… ma morte sol, s’ogni suo ben qui g…
Nostri intensi dolori e nostri gua… son come più e men ciascun gli sen… quant’in me posson tu, Signor, tel… E se ben l’alma alla ragion consen… tien tanto in collo, che vie più a…
S’alcun se stesso al mondo ancider… po’ che per morte al ciel tornar s… sarie ben giusto a chi con tanta f… vive servendo miser e ’nfelice. Ma perché l’uom non è come fenice,
Con tanta servitù, con tanto tedio e con falsi concetti e gran perigl… dell’alma, a sculpir qui cose divi…
Qui giace il Braccio, e men non s… sepulcro al corpo, a l’alma il sac… Se più che vivo, morto ha degno os… in terra e ’n ciel, morte gli è do…
Felice spirto, che con zelo ardent… vecchio alla morte, in vita il mio… e fra mill’altri tuo diletti e ben… me sol saluti fra più nobil gente; come mi fusti agli occhi, or alla…
Non è senza periglio il tuo volto divino dell’alma a chi è vicino com’io a morte, che la sento ognor… ond’io m’armo e consiglio
Sol pur col foco il fabbro il ferr… al concetto suo caro e bel lavoro, né senza foco alcuno artista l’oro al sommo grado suo raffina e rende… né l’unica fenice sé riprende
Quanto sare’ men doglia il morir p… che provar mille morte ad ora ad o… da ch’in cambio d’amarla, vuol ch’… Ahi, che doglia ’nfinita sente ’l mio cor, quando li torna…
Ben sarien dolce le preghiere mie, se virtù mi prestassi da pregarte: nel mio fragil terren non è già pa… da frutto buon, che da sé nato sie… Tu sol se’ seme d’opre caste e pie…
Qui sol per tempo convien posi e d… per render bello el mie terrestre… ché più grazia o beltà non have ’l… c’alla natura fussi esempro e norm…
D’un oggetto leggiadro e pellegrin… d’un fonte di pietà nasce ’l mie m…
Spargendo il senso il troppo ardor… fuor del tuo bello, in alcun altro… men forza ha, signor, molto qual per più rami alpestro e fier… Il cor, che del più ardente