EBOOK "CARTEGGI PERPENDICOLARI" DI THEA MATERA - ON AMAZON
Ti auguro di ritrovare la voce della Poesia dove il suono non sia frastuono, dove le parole s’assottigliano nel cigolio d’imposte,
Le aurore si dissolvono nella chiarità di piogge torrenzia… spaiati corridoi di cerchi d’acqua… si dilatano come fumo che s’aggrov… sul giro della vite,
Colma il ramo il nevrile boccio, sfagliano silicati aggrumi le scorie di cordati, si slega il mare dal tuo risveglio… Conservi ancora il tulipano
Ho sognato un pescatore dispiegare reti come i veli delle spose, disumanate dime di cubi mossi come vele.
Rinfresca la marea su vecchi girasoli, il tempo s’affaccia alla finestra sul tremitìo di specchi, e nel cuore di foreste
I poeti disvelano la vena d’acqua, la voce nei rami rubati al tempo, il soffio rimasto in gola, la candente fiorescenza... –Thea Matera ©
Tra ruderi intatti e gusci bianchi di folte vigne fioriscono le crepe denudate, dissolvono le terminate rùggie. Nel ghiribizzo di magnolie,
Annega nei cerchi d’acqua lo sguardo di lavagna, si punteggiano le vele sulla campata storna il tempestìo di solidi triformi,
Sei tu, speranza che ristora, che dissolve gelidi doni d’antiche maglie e distilla il senno sulla luna, saliente sui foschi pini
Oggi su Marte mi sfiora la tempes… non c’è che un filo d’erba a scompigliare nuvole conchiuse in granati barattoli di… i colori sono pozze di ematite
Pace, come il canto del mare disteso sotto un cielo di aquiloni, la grazia della piuma
Oggi il muro è uno specchio di girandole, s’attarda un geco sull’ombra arsic… di combuste sorbe. Vortici di polvere d’oro
il verso non trattenuto –irrespirato cielo– la parola non compresa, l’incauta scritta in gromme di cemento; cosa rimane della poesia derisa, scostata, della poesia invenduta e le sue du...
Un libro di versi s’acquista forse per curiosità, o per diletto, ancor più per una bella copertina, occasionale riflessione sul tema– la poesia è ciò che annoia e non ristora– un tecnic...
Hai toccato il fondo, rotondo, in coppe di ciliegie, si camuffa la piroga in un’ansa di barattiere, si stiracchia la nube di pirilla,