Lontano da la sua donna dice di non esser piú quel ch’egli era ma l’ombra sua.
#ScrittoriItaliani (XVI Rime d’amore secolo)
Al bel de’ bei vostri occhi, ond’a… E Febo splende, e l’uno e l’altro… Spirto che l’alme al ciel rapisce… Era intento il mio guardo e fiso ’… Indi attendeva in me sol quel furo…
Vissi: e la prima etate Amore e S… Mi facean via piú bella e piú fior… Or la speranza manca, anzi la vita Che di lei si nudria, s’estingue i… Né quel desio che si nasconde e te…
Onde, per consolarne i miei dolori… Vieni, o sogno, pietoso al mio lam… Tal ch’al tuo dolce inganno omai c… Cinto di vaghe imagini e d’errori. Le care gemme e i prezïosi odori
Perché Fortuna ria spieghi le vel… Ne l’Egeo tempestoso o nel Tirren… E mi dimostri il mar di seno in se… Non mi farà men vostro o men fedel… Né perché, voi facendo a me crudel…
Quel d’eterna beltà raggio lucente Che v’infiora le guance e gli occh… In questa nubilosa e fredda bruma Scalda la mia gelata e pigra mente… E sveglia al core un desiderio ard…
Se l’imagine vostra In me dipinge Amore, Perché l’opra chied’io d’altro pit… Ben puote il mio pensiero Mirar la forma interna,
Re de gli altri superbo, altero fi… Che qualor esci del tuo regno e va… Atterri ciò ch’opporsi a te presum… E l’ime valli e l’alte piagge alla… Vedi gli dèi marini e ’l lor costu…
Come il nocchier da gl’infiammati… Dal sol nascente o da la vaga luna… Da nube che la cinga oscura e brun… O che d’intorno a lei sanguigna av… Conosce il tempo in cui si fugga e…
Donna, quanto piú a dentro Conobbi il vostro core, Tanto a darvi credenza io son piú… Nè stimo quel di fòre; 5Io dico un vago inchino, un dolce…
Ecco mormorar l’onde E tremolar le fronde A l’aura mattutina e gli arboscell… E sovra i verdi rami i vaghi augel… Cantar soavemente
Quanto piú ne l’amarvi io son cost… E nel mostrar ne gli occhi aperto… Tanto nel finger voi che ’l puro a… Non veggiate ne gli occhi e nel se… Che farò dunque? andrò pur anco av…
Se mi trasporta a forza ov’io non… Mia fortuna che fa cavalli e navi, Che farò da voi lunge, occhi soavi… Benché talor vi turbi ira ed orgog… Vedrò cosa giammai che ’l mio cord…
I freddi e muti pesci usati omai D’arder qui sono e di parlar d’amo… E tu, che ’l vento e l’onde acquet… Come rara bellezza accenda il core… Poi ch’in voi lieti spiega i dolci…
Poiché madonna sdegna, Fuor d’ogni suo costume, Volger in me de’ suoi begli occhi… Qualch’arte, Amor, m’insegna, Ond’io del vago lume
Non era ancor spenta l’eco delle ultime rime per la Bendidio, come nel primo componimento di questo secondo libro è chiaramente accennato, che Torquato, passando le vacanze estive del 1...