Tutto il giorno la bella creatura rise, mostrando lo splendor dei de… carezzò bimbi, ornò la sua cintura di fiori, gorgheggiò con lieti acc… Nulla in essa turbò l’agile e pura

Quando de la procella scapigliata Rugge l’ira e gialleggia il livido… Ed Eolo come furia scatenata Fischia dei lampi al vivido baglio… Vorrei nel turbinìo dell’uragano,

Anima stanca, andiam dunque in Le… per le strade e le piazze, oggi ch… Le piccole operaje han tutte in te… un fiore, e in bocca un riso di de… Ridono al sol d’Autunno che river…

Uscì Fiammetta nel tramonto roseo dall’opificio, con le eguali a fas… Rise, con l’insolenza de’ suoi sed… anni, al cortil di pietra, al foll… delle rondini intorno, al gran com…

S’incappucciò la donna, e di soppi… sgusciò nel bujo, fra la porta e i… Attraversar correndo il vico oscur… niun la scôrse, sì rapido fu l’att… Ella andava a morire.—Alta la riv…

Poesia “Vaticinio” di Ada Negri Tags: Nessun tag Raccoglie le pesanti ombre la sera Sovra il giaciglio dove il bimbo p… Preme nel sonno una tristezza fier…

Sien le parole di tua rosea bocca come i fiori del mandorlo e del pe… quando il vento d’April vivido e f… mette l’ali a ogni petalo che tocc… Sieno i tuoi occhi come le fiammel…

O tu che vivi sola, sul confine della foresta ove sei nata, e sied… d’un cedro all’ombra centenaria, i… ignudi e sciolto sulle spalle il c… tu che hai negli occhi la corrente…

Suonavi al pianoforte un’ampia e l… melodia di dolcezza, un Lied tedes… Stillava il suon sulla mia febbre,… sfaldandosi nel cuor come la neve. L’invincibile arsura che mi strazi…

Maria Giovanna avea trent’anni, u… scarno e lungo di vergine avvizzit… e una profonda vita d’anima negli azzurri occhi e nel… Lieve il suo passo per le nude sal…

—Ho sonno. Fammi il segno della C… mamma.—«In nome del Padre, del Fi… dello Spirito Santo.—» Amor mio s… ecco, e t’addormi alla sommessa vo… Come calmo il tuo sonno!... Or ch…

Era grande ed oscuro. Un divo sof… Di genio la sua fronte irrequïeta Baciava. Ai sogni, ai palpiti Cresciuto de l’idea, Bello, gentile, libero, poeta,

Questa notte m’apparve al capezzal… Una bieca figura. Ne l’occhio un lampo ed al fianco… Mi ghignò sulla faccia.—Ebbi paur… Disse: «Son la Sventura.»