Non dobbiamo resistere all’angoscia dobbiamo lasciarla fluire.. l’angoscia e come uno stagno
Nell’annientamento dell’estasi la realta’ ferita piagata ci avvolge penetra i nostri sentimenti
Quando l’eroico io dorme il sogno puo’ divenire un’officina di terrore dove la paura
in questo palcoscenico dove le ore di una nuova notte guardano la luna dell’ esistenza l’intelligenza cosmica riflette la luce spirituale
Nell’eterno favolare dello spirito vorrei andare dove il tempo non es… per non avere dietro alle spalle questa forza vitale che giorno dopo giorno
Padre degli dei abbi pieta’ degli eroi questa sera non c’e’ la luna la campagna e buia si cammina distanziati
ricordo ricordi lontani ricordo sogni che sfuggono dalle mani ricordo una casa
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
Quando avrai raggiunto il vertice della montagna cosmica immergiti nello spazio infinito
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
Nel mare dell’intelligenza si agitano forze oscure arginate con rive di fuoco che promuovono tecniche sempre piu’ raffinate
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
...e poi venne il tempo che Alice non amava piu’ le favole.. e poi venne un tempo di un tempo
Il valore tenebroso della morte sta oscurando il valore solare della vita
Nel broccato nero fremente di tenerezza l’ultimo respiro di pace invoca l’amore nel cuore infranto