Se ’l timor della morte
chi ’l fugge e scaccia sempre
lasciar là lo potessi onde ei si muove,
Amor crudele e forte
con più tenaci tempre
d’un cor gentil faria spietate pruove.
Ma perché l’alma altrove
per morte e grazia al fin gioire spera,
chi non può non morir gli è ’l timor caro
al qual ogni altro cede.
Né contro all’alte e nuove
bellezze in donna altera
ha forza altro riparo
che schivi suo disdegno o suo mercede.
Io giuro a chi nol crede,
che da costei, che del mio pianger ride,
sol mi difende e scampa chi m’uccide.