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L-Val

Io scordarmi di te?
 
La spia sotto il cappottino
che attraversa trafelata
il cortile del condominio
oltre il diaframma della porta
come un’attrice
che dopo un’esitazione
esce dal film, dalla cornice
della sua recitazione
e mi misura dai piedi ai capelli
che si siede sul letto che tenevo
in sala ed è sola, persa
in un dolore che spera
io già conosca immersa.
 
Oppure la fanciulla elegante
con i pantaloni larghi
che imitano la gonna l’istante
che si ferma una sera d’estate
da Piazza Re di Roma non distante.
In Villa Celimontana, fiore patavino
tra le foglie oleandre;
e poi minuto corpicino
che mi fa sentire grande
nel riflesso del finestrino
sulla metro seduta affianco
alla mia camicia azzurra
tirata dal petto.
 
Dimentico tante cose,
ma questo no, prometto.

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