Correvi a piedi nudi, fino al traguardo, doleva il fianco al nastro di part… stringevi le spalle nella pioggia, nella ghiaia due calzari di brinde…
A chi dedico il nuovo libello, gioiello emendato d’ogni difetto? A te che eri solito, Cornelio, lodare queste mie cose da nulla, da quando solo sulla Penisola
Tu hai la pelle bianca, come la ne… Il colore dei tuoi occhi, come la… Il battito del tuo cuore, leggero… Forte e ripetitivo come il cuore d… Il tuo crine, nero come quelle not…
Confidammo agli astri le nostre paure, e dèi ebbero pena dei nostri cuori malconci Rigidi i tendini,
Fermatosi a riprender fiato il suo sguardo lo portò lontano perdendosi nell’infinito. Quell’uomo fu attraversato da una bellezza
O tra i placidi olivi, tra i cedri… bella Arenzano al riso de la ligur… operosa vecchiezza t’illustra, ser… signoril grazia e il dolce di giov… facil corre in te l’ora tra liete…
Mi innamoro del non detto; del non… Mi innamoro di quello che posso im… Mi innamoro del non capito. Mi innamoro inseguendo senza esser… Mi innamoro degli sguardi fugaci.…
lasciò che il tempo lo lasciasse fruire, l’immemorabile con cui si prestano le opportunità che differenti lo siamo per volontà divina, edificheremo sulle basi del silenzio il frastuono ...
I pescherecci escono a sera quando s’ alza il grecale e si accendono le luci nelle case. La gente alza la voce nei bar senza un apparente motivo
Sai quand’è che sono fecondo di versi e metri cogliere e seminare? Quando mi fanno star male. Non sanno che sei la mia gomma
Tra le circonvoluzioni di quel velluto morbido che diciamo tuttavia corteccia il tessuto deve aver ceduto
Le luci di Novembre sono rampici di zucche, rossi lumi di castagne, nei giardini d’inverno gemma il bergamotto,
E tu, di Minerva ministra, che per trecce infuocate coroni il tuo capo, hai un cuore tra i seni e lo servi al destino?
Cadon le foglie d’autunno, leggere e silenti. Non se ne duole l’acero saggio, non protesta il sapiente faggio, non piange il mistico salice.
È la tua temerarietà Nell’affrontare le difficoltà. È vita, Speranza in una via smarrita Di imparare ad imparare.
Torno a casa la notte tardi Fa freddo e non ho molta fame Accendo la tv per un po’ di compag… Mi chiedo se dopotutto Schopenhau…
Le 17, l’ora della Pieve e del rintocco di campane, brunite, terse all’aria,
Ti sia vietato inizio Se non sopporti la notte, E dare voce alle cose Se aspiri alla verità Non temere l’oscuro
Sfilavano come stelle o fiocchi di neve, sublimi ed inerti, madidi e avvolgenti, mentre
Tre compresse al giorno e ci vediamo tra un mese di mese in mese e negli anni dimenticasti com’era a ritrovarla
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Odio il mio sé, e lo confesso. Il tormento stride sulle mie corde emotive; l’estenuazione di aver coscienza di
Le foglie secche: tic tac, loro malgrado, del divenire.
Tra le braccia tue evanescenti, Giaccio Addormentato sperando Di portare il tuo profumo Nei sogni maledetti miei, Ma in un campo di solitudine
Odio amore bonta’ ti cadono adosso nemmeno te ne accorgi sei troppo preoccupato a spargere la tua rugiada
Giace il mondo e l’universo volteggiando, ignari di uomini pensanti, sul persistente piano del tutto.
La mia sorte è scritta nel cartigl… che l’uomo mi porse col gioco del… Una discesa apre la strada allo sg… e reca salsedine dove al mare si p… l’amara fatica, nel canto antico d…
Cercheremo ancora albe dentro ad ogni orizzonte, e berremo le buie notti per leggerne il loro fondo nelle tazze da tè di un dio
Pioppi, querce, peschi e tigli dinanzi a lor risa e meravigli Insù, all’aprir nuvole un pacifico… trafigge con la spada il giorno che va levandosi al mutar delle or…
Nettare divino consolaci il cuor a noi vigliacchi di vita che non sapemmo amare. Rinfresca le nostre ugole