è così che resto ferma non capisco cosa sbaglio ma sbaglio e il futuro resta fermo in un presente passato
Ciondolante ribelle, metafisicamente triste, accompagnata ed imprigionata a quell’aria disfatta lo riconosco,
C’era una volta, in un incantevole bosco, una piccola farfalla di nome Aurora. Aurora era una farfalla speciale perché le sue ali erano di un colore luminoso, un mix di sfumature di blu...
Svanì rapido col suo mistero. Era il baleno, l’istante del bocciolo dischiuso, aperto e già concluso nel suo profumo aitante.
Sono stato sul monte nero Dal quale ho visto Brandelli di spuma ingorda
Un ricordo. Fissa nella mente un ricordo da cu… Un viso mentre su vi si posa una c… Un corpo di cui il profumo hai ins… Un momento felice che il cuore ha…
Un tempo Tutti erano qualcuno Per me, Ed io tutto
Non ricordo un’emozione più grande come la prima volta che ti vidi avvolta di lenzuola sporgeva un ciuffetto di capelli così piccola
Sconnesso e senza energia senza mira nell’inserimento nessuna giusta via, pronti allo spegnimento.
Chiaro, pensavo guardandoti, per la via più dritta il colpo arriva prima e fa più mal… ma tu saresti stata con me a sanarmi, ad amarmi comunque.
Al crepuscolo dell’esistenza intravidi luce sull’ ultimo sogno splendere fioca Respirai il gelo
SONO UN PAPAVERO Guardami —non strapparmi da quel che sono— Quattro petali rossi bastano per essere
Dubbi infiniti, vaneggiano come dame dinanzi agli specchi Lì, sul fondo cristallo la vita non è reale,
I pescherecci escono a sera quando s’ alza il grecale e si accendono le luci nelle case. La gente alza la voce nei bar senza un apparente motivo
Sono sereno dopo anni Il che è come un’anestesia Un balsamo sulle ferite Inevitabili della vita. Avevo pura di un gran “crack”
Ti ho ammirata nel silenzio nel calore lento sulla pelle nella luce di un inizio tra i sogni di chi dorme ancora di chi immagina come sarà il nuovo…
Lo immagino su una roccia seduto con il mento in un palmo per cento e più dei secoli della nostra storia immagino che si sia commosso
Osserva la terra lacerata, trafitta dai papaveri vermiglio e dall’erba rigogliosa, dalla formica operosa e da tutta la minuzia viva.
La memoria non accetta il cambiame… un ricordo ferma il tempo, un oggetto ne conserva le tracce.
Mi piacerebbe poter deviare la luce del sole quando sto per invertire la rotta. Mi piacerebbe poter cambiare le mie parole quando non sono in grado di dirle. Mi piacerebbe poter mutare ...
LA NEVE NERA Biancore della carta Distruggere il biancore della carta poche non tremi la mano
Ti esternai le mie paure e i miei… ma tu lo rifiutasti solo per orgog… Ti manifestai tutto il mio ardore… e tu ricambiasti con solo distacco… Ti porsi in mano con il cuore il m…
Scoppia la tempesta masse d’acqua come cavalli furibondi scuotono l’universo la fanciulla
Il nostro sapientissimo Padrone Con venerato motuproprio impone, Che da oggi in avanti ogn’impiegat… Per il ben dello Stato, (Per dir come si dice) ari diritto…
Ero felice di averti con me Ma da uno sbaglio ti sei chiuso in… Ero desiderosa di donarti il mio c… Ma tu con freddezza hai respinto l… Non era un sogno o torpore
Io ti conosco, come un viandante che impara la strada Accoglimi, ti prego, nelle valli e sui colli che ti abitano, tra le… e le mesetas, perso nei boschi
Pescati nella tasca del tuo tempo nell’ora che non basta nel cuore di Dio sentinella
Sequenze di natura Fasciano i campi, tracciano le rocce, ne sposano le vette spinte
Il cosmo è instabile, noi spesso siamo vittime; devi essere abile per ben vivere: l’attimo cogli, pur s’è difficile.