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Golgota

 
 
Golgota
 
Vento tra le croci
sangue sopra il mento
spine di infamia
ad ornamento,
saga di voci,
due testimoni ai lati,
sacrificati rei;
alfieri di Cristo,
involontari,
con lui,
sul Golgota
immolati
figli del male,
umiliati,
sfigurati,
sagome
brute,
al cospetto
del figlio,
prostrate,
in comune sorte
immolate;
trinità
scomoda,
soglia di terra,
empio,
scempio
di prede
al sacrificio,
inconsapevole,
testimoni
del sacro,
umiliata gente
o razza
perversa;
fianco
del mistero,
asseconda
il suo verso,
accompagna
Gesu’
nel suo
destino;
figli
del fato,
morti
nel peccato
in agonia
di croce,
si inchinano,
sorpresi,
increduli,
al segno
del Creato,
da figli
del mondo
vuoti
di senso
e verità,
sfumano,
sofferte creature
in
concepita,
risorta
maestà,
già
rinnegata,
e mille volte
tradita;
ma l’alito
d’angelo
che e’
in vita
accomuna
il turpe
figlio
dell’errore
umano,
additato
a
vituperio
del genere umano
con un dubbio
inquieto
ed un rimorso
intimo,
di chi
riconosce
in se
il figlio
del peccato,
ne
coglie
il senso
in quel dolente
rito
e
confuso,
smarrito,
segna sul petto,
nel cuore ferito,
nelle membra
di un corpo
piagato,
straziato,
il tracciato
del tempo
che da
ritmo
logoro,
consumato,
si fa,
d’improvviso,
non piu’
filo perso,
ma volo terso,
fronte di
Infinito,
eco di un grido
preghiera di  rito,
abbandono
al cospetto
del Senso,
passo
tradito,
fianco
di dolore
tragitto
sospeso,
ma adesso
compiuto
segno;
meta
del flusso,
punto
dello scorrere,
seme primo
del ciclo universale,
verso
segnato
del
Moto.
 
 
Piatra Neamt 9 Agosto 2008

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