Come grottesche figure ci muoviamo dimentichi della verita’ che fino a ieri orgogliosamente esibivamo
Nell’annientamento dell’estasi la realta’ ferita piagata ci avvolge penetra i nostri sentimenti
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
Nel mare dell’intelligenza si agitano forze oscure arginate con rive di fuoco che promuovono tecniche sempre piu’ raffinate
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
Il valore tenebroso della morte sta oscurando il valore solare della vita
sole e luna da sempre regolatori del tempo e dello spazio modificano e svelano i segreti sacramenti
ogni cosa fluisce e rifluisce tutto s’alza e cade la terra si dissolve nell’acqua l’acqua nel fuoco il fuoco nell’aria
Non voglio piu’ credere nell’identita’ tra cose e parole non voglio piu’ navigare i dogmi di verita’ rivelate sono stanco di subire
l lume della luna si sta colorando di dio un dio minore che tutto brucia generatore simbolico
Scoppia la tempesta masse d’acqua come cavalli furibondi scuotono l’universo la fanciulla
Quando avrai raggiunto il vertice della montagna cosmica immergiti nello spazio infinito
Odio amore bonta’ ti cadono adosso nemmeno te ne accorgi sei troppo preoccupato a spargere la tua rugiada