Non toglietemi il fango che mi ha donato il ventre di mia madre voglio essere sveglio dormendo e
l’ispirazione ti pervade l’anima come una quiete che batte le ali una attrazione
La luna si innalza nel crepuscolo di una notte antica d’altri tempi
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio nel ricordo di sapori lontani le tue esili mani cercavano pensieri
Vorresti decifrare il segreto svelare l’enigma perderti nell’universo per trovare la tua essenza al di la’ delle tenebre
Non dobbiamo resistere all’angoscia dobbiamo lasciarla fluire.. l’angoscia e come uno stagno
Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate
L’energia prorompente della primavera da impulso ad un nuovo rigoglio vegetativo scioglie
Per molto tempo insieme vagabondammo io e la mia ostinata voglia di capire poi stanco estenuato
vivi la vita con le sue illusioni ma non lasciarti andare senza conoscere la direzione
di un fertile mattino che ci accompagni ...
Arcani segreti si consacrano all’eterno immergendomi nel sorriso degli dei per scoprire la volonta’ creatrice che ha unito lo spazio e il tempo
Come grottesche figure ci muoviamo dimentichi della verita’ che fino a ieri orgogliosamente esibivamo
Tecnica regina amorale il tuo regno non di natura sta modificando l'anima dell'uomo che non si abbandona piu'