Dal vagito universale dell’esisten… s’innalza un canto di dolore che percorre la via maestra spingendoci al bene segretamente avvolge l’anima
Odio amore bonta’ ti cadono adosso nemmeno te ne accorgi sei troppo preoccupato a spargere la tua rugiada
ricordo ricordi lontani ricordo sogni che sfuggono dalle mani ricordo una casa
Nell’annientamento dell’estasi la realta’ ferita piagata ci avvolge penetra i nostri sentimenti
Arcani segreti si consacrano all’eterno immergendomi nel sorriso degli dei per scoprire la volonta’ creatrice che ha unito lo spazio e il tempo
Spesso nella mente risuona il canto di mia madre l’odore del suo abbraccio mi innalza verso il cielo per un attimo mi sembra
Lucentissime nella notte ardono le stelle ma il mirto la viola il tenero lauro
Trasformando la natura ricrei l’emozione che prova l’anima quando ascolta nelle antiche cattedrali il canto Gregoriano
sole e luna da sempre regolatori del tempo e dello spazio modificano e svelano i segreti sacramenti
Tecnica regina amorale il tuo regno non di natura sta modificando l'anima dell'uomo che non si abbandona piu'
Paure ancestrali che sembravano vinte da una scienza onnipotente si sono affacciate
Cattedrali del consumo ristoro dell’anima e fine delle nostre fatiche contenitori dei nostri desideri la loro voce un silenzio
Seme germinatore espandi nel mondo il tuo amore continua non ti fermare.. non ti arrendere
a cosa servono i poeti con le loro imbarcazioni cariche di sogni se poi nessuno vi puo’ salire a cosa servono i poeti
nel santuario dell’ esistenza il giorno si illumina squillano le trombe rullano i tamburi