Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.