Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Sarà, la vecchia radio, i tannini del buon vino, la tua musica che accende come il fuoco di un camino.
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?