La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.