Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,