Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!