Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi