Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,