Odio amore bonta’ ti cadono adosso nemmeno te ne accorgi sei troppo preoccupato a spargere la tua rugiada
Trovo così tanta pace, nell’ascoltare un tuono lacerare i… Trovo così tanta pace, nel vedere un fulmine squarciare i… Trovo così tanta pace,
Noi siamo gli animali claudicanti inventori di sottili paranoie quando siamo quasi nella normalità e generiamo col lavoro e la fiduci… quella poca che ci rimane
Inversione dei poli terremoti valanghe maremoti apocalisse
[Ad un certo punto ti ritrovi ad a… Invisibilmente lo assorbi Non ti fa male Ma ti farà male Quando meno te lo aspetti
La stanza è aperta ma tace: il fuoco arde e le membra riposano… Fuori: lamine d’oro e braccia di p… È festa. Non scoppietta più il castagno, né…
Un tempo Tutti erano qualcuno Per me, Ed io tutto
Il mare s’increspa, Mi chiedo se Dio abbia usato gli… Ho la tua immagine impressa, Mentre questo vento mi scombina i… Mi sentivo depressa,
... l’azzurro che si dipana piano E sul declivio l’albero lontano [ Accanto un fiore_esitante_(e solit… 4-7-’23 Muto e ripetuto (s.sciandr…
Per favore, non lasciarla socchiusa troppo a lungo quella porta, ti vedo ormai da anni che stai li dietro col nero buio della notte. Ti prego vienimi a prendere, sono stanco di lottare,...
Sfilavano come stelle o fiocchi di neve, sublimi ed inerti, madidi e avvolgenti, mentre
Se poi finisce il viaggio mentre ognuno di noi è lontano attento solo ai suoi pensieri rivolto ai propri orizzonti e stan… della fatica che chiamiamo vivere.
Cadon le foglie d’autunno, leggere e silenti. Non se ne duole l’acero saggio, non protesta il sapiente faggio, non piange il mistico salice.
C’era un tempo in cui ero convinto di aver sempre ragione, ma ora guardandomi indietro
El zig-zag de un asteroide eferves… una Patria como zona de otro mundo aterriza en mí despoblada de su sombra nace una dócil llanur… En ademán de veneración me desplie…
Ciondolante ribelle, metafisicamente triste, accompagnata ed imprigionata a quell’aria disfatta lo riconosco,
Cristo d’ombra e’ croce sullo specchio delle foreste; e’ respiro di cerbiatto,
Vederti nei sogni, salutarti al risveglio Maledire bene e ricordo. Non era questo Che volevi io diventassi.
Dagli occhi intesi l’anima e ne lessi ogni dolore e il sospiro più inquieto Fu amore, e dal baratro più profondo risalii
Nel tuo abbraccio, ho vissuto il fuoco di cento albe e mille tramonti. Nel tuo abbraccio mi son fatta donna
Dalla panchina nel viale sorgere han veduto infinite albe, quei cento e più occhi che ora saranno stelle
Sole, tu che illumini i giorni uma… Giunone, che sai del mio dolore, Ecate, che tormenti i sonni urbani… E voi Dire e dèi d’Elissa che muo… se sventura benevolenza vale,
Vorrei chiudere gli occhi e poter… Dicono che il presente sia un dono… Ma se il presente è colmo di dolor… Perché non voler sfuggire al tempo… Potrebbe essere sbagliato,
Chiaro, pensavo guardandoti, per la via più dritta il colpo arriva prima e fa più mal… ma tu saresti stata con me a sanarmi, ad amarmi comunque.
Sono sereno dopo anni Il che è come un’anestesia Un balsamo sulle ferite Inevitabili della vita. Avevo pura di un gran “crack”
Svuotai il cuore dalle emozioni ch’in fondo lei non avrebbe capito Ed ordinai da bere a quell’oste,
Questo amore mi arde dentro È come un tormento. La tua lontananza fisica e mentale Come un arco mi assale. Non posso fare a meno di
Nel piccolo spazio ricavato da tante manie si dimena il mio cuore malato: sussulta, salta, trema, si arresta… Nello strappo delle coronarie che…
Guardai il tuo viso e n’ ammirai l’Infinito dietro a quei luoghi placidi e anfratti soleggiati da speranze umane
Osserva la terra lacerata, trafitta dai papaveri vermiglio e dall’erba rigogliosa, dalla formica operosa e da tutta la minuzia viva.