Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe