Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Sarà, la vecchia radio, i tannini del buon vino, la tua musica che accende come il fuoco di un camino.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita